Il mio paese è l'Italia

by - ottobre 27, 2012


Più i giorni s'allontanano dispersi

e più ritornano nel cuore dei poeti.

Là i campi di Polonia, la piana dì Kutno

con le colline di cadaveri che bruciano

in nuvole di nafta, là i reticolati per la quarantena d'Israele,

il sangue tra i rifiuti, l'esantema torrido,

le catene di poveri già morti da gran tempo

e fulminati sulle fosse aperte dalle loro mani,

là Buchenwald, la mite selva di faggi,

i suoi forni maledetti; là Stalingrado,

e Minsk sugli acquitrini e la neve putrefatta.


I poeti non dimenticano.

Oh la folla dei vili, dei vinti,

dei perdonati dalla misericordia!

Tutto si travolge, ma i morti non si vendono.

Il mio paese è l'Italia,

o nemico più straniero,

e io canto il suo popolo,

e anche il pianto coperto

dal rumore del suo mare,

il limpido lutto delle madri,

canto la sua vita.


Salvatore Quasimodo



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1 commenti

  1. e io canto il suo popolo,




    e anche il pianto coperto




    dal rumore del suo mare,




    il limpido lutto delle madri,




    canto la sua vita.
    Grande Salvatore Quasimodo !


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