Pasqua di Gea

by - marzo 28, 2013



Ferma su queste carte

perenne un raggio, o Sole;

a te rapito ha l’Arte,

la fiamma avvivatrice,

con cui compone e dice

l’eterne sue parole.

La Pasqua alma di Gea,

di Gea, unica Dea,

agli uomini risorta,

la Primavera io canto;

or che nei petti umani

la vana fede è morta

ne l’ideale estremo

poggiato su ‘l dimani

del nostro dí supremo.

Sgorga di nuova foce

la voce armonïosa;

una lontana voce,

limpida luminosa

mi chiama e mi conduce.

Udite, o Belle, il canto

tessuto sotto il Sole,

onde le mie parole

son parole di luce.


Luigi Pirandello

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